In un’e-mail dei truffatori affermano di avere accesso a computer e webcam e minacciano di pubblicare foto e video a contenuto sessuale se non viene pagato il riscatto richiesto. Questo genere di truffa è chiamata «fake sextortion» e di solito si esige il pagamento di un riscatto in bitcoin. Con questa truffa, negli ultimi sei mesi alcuni delinquenti sono riusciti a incassare illecitamente bitcoin del valore di circa 360 000 franchi, nonostante le somme richieste fossero piuttosto esigue. Fino a quando i destinatari di queste e-mail pagheranno il riscatto, tale modo di procedere sarà incoraggiato e continuerà ad essere utilizzato. Aiutateci a fermare questo genere di truffa non pagando più nessun riscatto. Il sito Internet www.stop-sextortion.ch, lanciato oggi dalle autorità, fornisce informazioni utili e permette di segnalare le e-mail di «fake sextortion».