La settimana 37 in retrospettiva

21.09.2021 - La scorsa settimana l’NCSC ha ricevuto numerose segnalazioni. Colpiscono in particolare diverse varianti di presunte minacce, inviate anche a nome della polizia. Nell’e-mail il mittente minaccia di avviare un procedimento penale contro il destinatario se quest’ultimo non risponde entro 72 ore. È stato nuovamente segnalato anche il caso di un sito Internet che promette alle vittime di frodi sugli investimenti di recuperare il denaro perso.

Aumentano le e-mail di minaccia fraudolente

Da qualche tempo circolano delle false e-mail di minaccia in cui si sostiene che il destinatario è stato filmato mentre visitava un sito pornografico. Si minaccia di pubblicare tali foto o video qualora non venga pagata una somma di riscatto entro una determinata scadenza, ma è un bluff. In realtà i ricattatori inviano questi messaggi alla cieca, nella speranza che fra i destinatari vi siano persone che negli ultimi tempi hanno visitato siti pornografici.

Evidentemente questo tipo di truffa non funziona più e gli impostori sono sempre più alla ricerca di nuovi pretesti su cui fare leva. La scorsa settimana l’NCSC ha constatato un forte aumento di e-mail in cui i destinatari vengono incolpati di aver consumato materiale pedopornografico ed esortati a inviare una motivazione scritta al mittente entro 72 ore. La maggior parte delle volte ciò si riduce al pagamento di una cauzione per evitare l’arresto. La veste apparentemente ufficiale è finalizzata a convincere la vittima che l’e-mail proviene realmente dalle autorità di perseguimento penale. Molto spesso vengono impiegati i loghi e i timbri di Europol, Interpol o della polizia francese. Tuttavia, mittenti e documenti sono falsi e lo scambio di e-mail avviene tra indirizzi privati.

E-mail di minaccia a nome della polizia
E-mail di minaccia a nome della polizia

Anche i tranelli mediante annunci diventano sempre più sofisticati e articolati. In un caso segnalato all’NCSC la scorsa settimana, il venditore di un articolo su una piattaforma di annunci è stato invitato a versare un importo per il trasporto. Si tratta di una truffa ben nota, che l’NCSC ha già segnalato più volte. La novità consiste nel fatto che, dopo aver subodorato l’imbroglio e quindi non aver pagato l’importo, la vittima viene minacciata a più riprese dal presunto trasportatore. Infine, è stata inviata anche un’e-mail fasulla apparentemente inviata dalla polizia che preannunciava l’avvio di un procedimento penale in caso di mancato pagamento.

  • Ignorate le e-mail di minaccia e non fatevi intimorire!
  • In caso di dubbi, rivolgetevi alla polizia.
La minaccia del sedicente trasportatore, dopo che la vittima ha intuito la truffa e non ha pagato.
La minaccia del sedicente trasportatore, dopo che la vittima ha intuito la truffa e non ha pagato.

Quando le vittime vengono truffate due volte

In passsato l’NCSC ha già ricevuto numerose segnalazioni di casi in cui la vittima di una frode sugli investimenti – spesso in criptovalute – viene contattata in un secondo tempo da presunti avvocati, notai o addirittura dalle autorità di perseguimento penale con la promessa di recuperare il denaro perso. La scorsa settimana all’NCSC è stato segnalato un sito Internet che offriva questo tipo di servizi. Sulla pagina iniziale si promette di recuperare il denaro perso a causa di una truffa. A tal fine si devono indicare nome, cognome e un indirizzo e-mail. Il nome del sito Internet («Consulenza cantonale») fa pensare che si tratti di un servizio ufficiale del Cantone, che offre sostegno alle vittime di una frode sugli investimenti. Basta consultare la banca dati dei domini «Whois» per scoprire che il sito Internet è stato registrato soltanto nel gennaio del 2021. Anche nell’indirizzo di contatto ci sono incongruenze, perché nonostante abbia sede a Ginevra e Gerusalemme, la presunta ditta ha un numero di telefono austriaco. La società non compare nemmeno nel registro di commercio.

In questi casi, dopo aver ricevuto una consulenza gratuita, in una seconda fase la vittima deve pagare una «commissione» in anticipo. In generale non viene fornita alcuna garanzia che il denaro perso possa essere recuperato. Si fa leva sulla disperazione della vittima, che viene truffata una seconda volta.

  • Siate diffidenti quando dopo una truffa vi viene improvvisamente offerto aiuto da terzi.
  • In particolare, non effettuate ulteriori pagamenti nemmeno per presunte commissioni necessarie per recuperare il denaro perso.

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Ultima modifica 21.09.2021

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